Tempi antichi
Tra le discipline da combattimento olimpico dell’antichità, tra la lotta e il pugilato, grande riscontro l’aveva il pancrazio (dal greco pankràtion, onnipotenza).
Consisteva in un misto di lotta e pugilato, dove l’atleta sconfiggeva il suo avversario utilizzando tutta la sua forza, tutte le parti del corpo e ogni tecnica a mani nude ammessa. Niente morsi, niente graffi ed era vietato accecare l’avversario, pena una frustata da parte dell’arbitro.
fonte wikipedia:
“Questa disciplina era un insieme di tecniche prese dalla lotta (Pale) e dal pugilato (Pygme) e adattate ad un nuovo sistema di combattimento. Inoltre erano inserite tecniche sviluppate solo per questo contesto, le Pankration techne, che davano modo di fluire durante l’azione totale e permettere l’uso di qualsiasi abilità che in uno sport totale è ed era ritenuto essenziale. Infatti caratteristica originale era il poter combattere a tutti i livelli di altezza e a tutte le distanze. Fino all’arrivo contemporaneo delle nuove discipline come il vale tudo prima e le arti marziali miste poi, il pancrazio fu l’unico “sport” da combattimento totale dell’umanità.”
Tempi moderni
Recentemente, con regole moderne, si sono svolti incontri ad altissimo livello. Tra gli atleti contemporanei più famosi, ricordiamo Ken Shamrock e Bas Rutten. Esiste anche una versione da praticare in “gi” (abbigliamento da karate) col divieto di colpi diretti alla testa.
https://www.youtube.com/watch?v=STBwfcpzha4
https://www.youtube.com/watch?v=J8neJDeiYsA